Oggi il vuoto si frappone fra i pensieri, quasi un deliquio sospeso in un abissale abbandono. Tutte le epoche passate sono ormai vitali nel loro presente impossibile, asfittico nell'archeologia dell'assenza che palpita di silenzio.
Dilaniandosi, l'uragano s'incarognisce in una rabbiosa consuzione alla quale si avvicenda un'esterrefatta quiete da astinenza cinetica. Una caligine d'erebo sfrigola sullo specchio liquefatto che insegue i densi veli cocenti ed abbaglianti di Fata Morgana prima che sia fatua apparizione di calore.
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