La sciabola carpiò un subitaneo lampo di luna nello spicchio di stella avvitata. Era solo l'unghia troncata del pollice sinistro che biancheggiava lattiginosa come una lacuna.
Questi vasti cameroni di pelliccia che mi avvolgono nell'afa, mi sostengono come salvagenti, mentre secchi di sudore mi irrorano subdolamente e il fiato si accartoccia nelle budella per sfornarsi nei tropici.
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