La morte, assorta nelle iridi incrinate di invisibile, rinviene in vita da un'apnea di anni con un puzzo nauseabondo.
L'amarezza si impasta in bocca come una lingua in umido frammista al bolo, la menzogna soverchia ancora l'abbrivio e il torpore mi rende l'oggetto estraneo di una macchina aliena che svapora altrove.
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